Diacono: ti è già dato di toccare il Signore

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Tutti i Santi.
Oggi per mano di S.E. Mons. Pietro Ossola, Vescovo tit. di Axum e nostro Rettore, ho ricevuto il sacro ordine del Diaconato.
Immediatamente dopo ho trasportato la S.Teca e la sera ho esposto il SS. Ho tremato e non ho saputo dire niente a Gesù-Ostia; ma l’ ho stretto forte al mio cuore. In queste prime volte il Signore ha voluto provarmi. Non ho sentito in me alcunché di sensibile; avrei voluto piangere almeno durante la s. funzione, ma nulla. Evidentemente Gesù mi ha trovato affatto indegno di tanto ministero.
Aiutami, o Gesù, e dammi l’ amore del santo Diacono Vincenzo, che per te ebbe il coraggio di soffrire atrocissimo martirio. Mons. Isotti m’ha scritto: Diacono! Sicché ti è già dato di toccare il Signore! Ti auguro la purezza e l’ardore di un S.Stefano e di un S.Lorenzo.

Voglio gustare il mio breviario: non un peso, no. Esso deve avere nella giornata lo stesso valore che ha la Messa del mattino. Non recitarlo nei “ritagli” di tempo, ma sia dato ad esso il tempo  che spetta.

Intenzioni quotidiane:

Mattutino: Per quanti debbo pregare, o si raccomandano alle mie
preghiere, per me stesso.
Lodi: Sommo Pontefice, Vescovi, Clero.
Prima: Per la mia Diocesi.
Terza: IV corso e Seminario.
Sesta: Per quanti soffrono.
Nona: Per le Missioni.
Vespro:
Compieta: Per agonizzanti; per ottenere dal Signore di morire quando non sarò più utile alla Sua Chiesa.